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CARATTERI TIPOLOGICI E MORFOLOGICI DELL'ARCHITETTURA
Leone Podrini
Occuparsi della disciplina relativa ai Caratteri Tipologici e Morfologici dell’Architettura in un corso universitario aveva significato fino ad ora, oltre che analizzare tipi e sviluppare concetti su forme organizzate in sistema, porre l’attenzione sulla corretta distribuzione degli spazi che costituiscono l’organismo architettonico e la loro relazione stretta con la sua fisicità intesa come ricerca della corretta relazione fra interno ed esterno, (pianta e prospetti), sulla descrizione e l’analisi della forma, sulle variazioni e la qualità di relazione degli elementi che la compongono, sul rapporto dialettico tra forma e immagine degli elementi architettonici, ovvero degli elementi di relazione dell’opera architettonica.
I nuovi modelli sociali stanno però modificando le tradizionali tipologie, specie nella realtà contemporanea nella quale l’architettura, governata anch’essa dalla dilagante spettacolarizzazione che caratterizza il vivere contemporaneo, produce modelli sempre più indistinguibili fra loro specie nella relazione fra la conformazione spaziale degli ambienti e la forma plastica della costruzione.
Sorge allora un problema di definizione dei nuovi caratteri della cultura contemporanea nella quale estetica, consumo e comportamento, sono ingredienti fondamentali; da qui la necessità di riflessioni che spaziano dai problemi di contenuto alla nuova concezione tipologica degli edifici.
Le diverse esperienze con le quali si è avuta l’opportunità di confrontarsi in quegli anni, hanno confermato queste nuove tendenze anche se, per le diverse tipologie di intervento, si è cercato di non cadere in quella carenza di diversità che invece va salvaguardata almeno per quel tanto che consente di distinguere un museo da una scuola o una fabbrica da un ospedale.
Se gli edifici vengono ancora classificati come ”residenziali”, “per uffici”, “ commerciali” e così via, significa che vengono definiti sulla base delle loro identità interne anche se l’”esterno “ della costruzione, resta l’elemento che stabilisce la loro qualità progettuale.
In un’epoca in cui il progetto architettonico si dirige più che mai dall’esterno verso l’interno, il rapporto che esso stabilisce preliminarmente con la funzione abitativa va dunque riconsiderato in profondità. E’ evidente che la dimensione sociale dell’architettura impone di pareggiare i conti tra fuori e dentro: Nessuno vorrà reclamare la supremazia dell’organizzazione interna degli spazi a discapito dell’energia semantica della configurazione esterna.Nel progetto della nuova sede provinciale della CONFCOMMERCIO, (realizzato a Pesaro nell'anno 1995), due sono stati gli elementi di particolare interesse intervenuti: il primo risiede nella scelta di recuperare per questo scopo un edificio esistente, la ex colonia ODA, realizzato all’inizio degli anni settanta e da tempo in completo abbandono.
Il secondo, è stato quello di aver combinato le esigenze di rappresentatività con l’azione sociale di sottrarre al degrado un edificio fortemente visibile.
La soluzione tipologica adottata è stata tutta giocata sulla realizzazione di uno spazio interno “vuoto”, alto quanto l’intero edificio, che sale fino alla copertura trasparente e fa assumere alla struttura adottata per realizzarlo, un ruolo primario nella iconografia architettonica complessiva.
Il “vuoto” centrale modifica la geometria dell’impianto originale, trasformandone l’orizzontalità chiusa, isolata, in una orizzontalità aperta e sostenuta dalla verticalità del “vuoto”.
Centro Commerciale “IL CUBO”. Pesaro, 2002
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STRUTTURE RICETTIVEQuello degli alberghi è un tema complesso e al tempo stesso interessante specie nella definizione del concetto di qualità indipendentemente dalla categoria e dalla tipologia.
L’albergo è un luogo nel quale si vive, anche se per periodi limitati, e ciò significa occuparsi della sua progettazione non solo in termini di funzionalità, ma anche in termini di attenzione al valore semantico di questi luoghi.
Intervenire nel progetto albergo, significa inoltre confrontarsi con una serie di figure professionali specialisti nelle varie tematiche di ordine tecnologico che vanno dagli impianti tecnologici alle forniture in ordine ai sistemi e alle tecnologie compreso m l’interior design.
Ci si trova quindi ad operare in una coralità di competenze tutte volte alla ricerca della migliore qualità a prescindere dalla qualità canonica dell’albergo.
